Mostre
Freedom Fighters – L’eterna ricerca della LIBERTA’
Sperlonga (LT)

Anche quest’anno Il Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga torna a far dialogare antico e moderno con la personale di Danilo Ambrosino, a cura di Mimma Sardella con la collaborazione della Direzione regionale Musei Lazio, diretta da Stefano Petrocchi, e della Direttrice del museo, Cristiana Ruggini.
“Freedom Fighters” è l’eterna ricerca della libertà degli uomini arditi di Danilo Ambrosino. Le immagini dei giganti scuri, imprigionati in spazi bidimensionali, sostano sui muri bianchi dell’imponente sala centrale del Museo e, circolando lungo il perimetro, affrontano il confronto con i monumentali gruppi romani di epoca imperiale. I grandi quadri entrano nel luogo del più noto emigrante della storia dell’Umanità: Oùtis, ovvero Nessuno, come l’eroe greco secondo il narratore Omero, si appellò davanti al pericolo mortale di Polifemo.
Con l’alternarsi di bianchi e neri, nei quali tutto si assorbe o tutto si riflette, i giganti neri, raffigurati come icone dell’arte plastica di archeologica memoria, evocano dunque antichi miti che si riflettono in storie senza tempo fino a raggiungere il nostro di tempo, storie di una umanità in lotta per il superamento dei pregiudizi, delle discriminazioni, tesa al raggiungimento di una perfezione omogenea e armonica della vita.
Il colloquio tra l’antico e la contemporaneità delle opere di Danilo Ambrosino avviene senza frammenti, creando l’intesa già esperita nella mostra sui Gladiatori tenuta due anni fa al Museo Archeologico Nazionale di Napoli il cui Direttore, Paolo Giulierini, si ringrazia per il contributo fornito a questo nuovo progetto al Museo di Sperlonga con i video realizzati in occasione dell’esposizione napoletana.
Inaugurazione sabato 16 settembre ore 17
Danilo Ambrosino nasce nel luglio 1964 a Napoli, dove vive e lavora. Attratto dai colori dall’infanzia, già da piccolo inizia a dipingere giocattoli e bottigliette di CocaCola, trasformandoli in nuovi giochi dall’immaginario Pop. Dopo la licenza liceale, prosegue gli studi universitari che però abbandona definitivamente nel 2007 per dedicarsi a tempo pieno all’attività imprenditoriale di famiglia. L’officina dell’azienda presto diventa il suo primo atelier, iniziando a manipolare gli scarti industriali mutandone l’utilizzo in valore estetico: una vera attività di recupero del valore intrinseco della materia anche deperita, trasformandone lo scopo da essere servile a servire ad altro scopo: l’aistesis, l’estetica, che media contenuto e forma. Suo principale intento diventa essere artefice di una seconda vita offerta agli oggetti di recupero mentre affina una personale tecnica pittorica in cui il monocromo, o il confronto tra due colori primari, prende il sopravvento.
Mostre personali
2009 – prima personale nella sua abitazione con l’intento di utilizzare appieno i suoi spazi privati.
2010 – trasforma la sua casa in una Home Gallery e fonda con l’architetto Anna Fresa la DAFNA, con lo scopo di diffondere l’arte contemporanea in uno spazio libero da destinazioni istituzionali.
2011 – si dedica completamente all’arte contemporanea da artista e gallerista. Viaggia e trova ispirazione a Parigi, che diventa una mèta frequente e occasione di scambi con gallerie e artisti francesi. Nel 2010 espone all’Atelier 7 di Boulevard Raspail e nel 2011 partecipa alla fiera “Cutlog”, nella Bourse de Commerce.
2012 – DAFNA istruisce un Open Project per una serie di scambi con altre gallerie italiane ed espone a Torino e Roma.
2014/2015 – il critico Valerio Dehò cura la mostra “Oltre il Nero” alla galleria DAFNA e “Sensazione di Luce” alla Galleria Stefano Forni di Bologna.
2019 – partecipa alla collettiva “Chorus” al M.A.C. di Milano, curatore Valerio Dehò.
2021 – dopo la chiusura per la Pandemia della DAFNA, l’artista si dedica solo alla sua produzione. Espone al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra “Leib Il Corpo Vivente”, curatrice Olga Scotto di Vettimo: un corpus di opere di grande formato che hanno come soggetto il corpo umano, messo in dialogo con la grande rassegna su “I Gladiatori”. A chiusura, in settembre, in collaborazione con il MAN-Na, la mostra si sposta al Museo Archeologico Campano di Capua.
2021 – inizia una proficua collaborazione con la storica dell’Arte Filomena Maria (Mimma) Sardella che lo porterà a esporre a Capri, a Palazzo Vanalesti-Fondazione Cerio, prima la mostra “Controverso”, dal 27 maggio al 30 settembre. L’anno successivo 2022- in giugno, ne cura la mostra “Kloros Fullon”, in cui il tema diventa l’esplorazione della Natura alimentata dal dorato Sole, attraverso le specie botaniche “venute su dalla terra arida, eppure benefica” (op.cit), diffuse nel Mediterraneo. Infine, a settembre del 2022, al parlamento Europeo di Bruxelles la mostra “Freedom Fighters”, lottatori per la libertà, ispirata al tema dei gladiatori.
2022 – la sua ricerca artistica torna subito a concentrarsi sulla botanica: su fondo dorato dipinge le piante, in primo piano, che diventano nuovi eroi resilienti al cambio climatico, una mostra di opere di grandi dimensioni “Un tesoro di Luce e Foglie”, a cura della giornalista Alessandra Pacelli, contestualizzata all’Orto Botanico di Napoli, con l’UniNa e il Fai, qindi in novembre si sposta all’Orto Botanico di Palermo, in collaborazione con il Polo museale universitario di Palermo.
2023 – “Un tesoro di luce e foglie”, viene esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli da marzo a maggio, in occasione dell’inaugurazione del Giardino della Vanella. Il 29 maggio, con nuovi dipinti sul tema, la mostra ha partecipato alla rassegna “Alessandro Magno e l’Oriente”.